Paese la cui storia si perde nella notte dei tempi, il toponimo "Viozene" si ritiene debba essere ricondotto
ai Liguri Vagienni, un’antica popolazione che si insediò su gran parte del territorio che oggi costituisce la
provincia di Cuneo e della quale si cominciò a perdere ogni traccia attorno al II secolo a.C.,quando i Liguri,
pur animati da uno spirito indomito,dovettero cedere ed arrendersi ai Romani. Dopo varie vicissitudini,
attorno al decimo secolo,presumibilmente dal 906, il territorio fu oggetto di dominazione da parte dei
Saraceni, il cui passaggio è testimoniato dai ruderi di alcune torri ancora visibili nei pressi di Ormea,
nonché da numerosi vocaboli rimasti nell’uso comune delle popolazioni locali. Data probabilmente da
questo periodo un primo intenso flusso migratorio di famiglie brigasche (Dolla, Dani,Pastorelli,etc.) alla
ricerca di un possibile riparo dalla ferocia degli invasori.Cacciati,nel 983, i Saraceni, il territorio entrò a far
parte del Marchesato di Ceva e dopo una lunga serie di traversie, passò ai Savoia.
"La questione delle Viozzene" A questa espressione vanno ricondotti le accese dispute ed i fatti violenti che
si verificarono tra gli uomini di Pieve di Teco e quelli di Ormea dall’inizio del 1200 fino al 1789. Motivo del
contendere era il possesso dei pascoli e dei prati del bacino dell’Alto Tanaro, che fin dall’antichità venivano
sfruttati per condurvi le mandrie e le greggi durante il periodo estivo. D’altra parte, in un’economia a forte
connotazione agricola e pastorale qual era quella dell’epoca, i pascoli rappresentavano un elemento
fondamentale di sopravvivenza, non essendovi altra possibilità nei mesi estivi di alimentare il bestiame,
se non quella dell’alpeggio. In un succedersi ostinato di atti di vandalismo, di fasi cruente e
di inutili tentativi di conciliazione, le dispute si trascinarono fino al 1785,allorché, a seguito
dell’ennesimo attacco proditorio da parte dei Pievesi, il re Vittorio Amedeo III decise di occupare
militarmente il territorio e a tal fine inviò un manipolo di soldati.
---tratto da WWW.VASTERA.IT---