Se si percorre la deviazione che all’altezza di Ponte di Nava si stacca dalla statale n. 28, dopo aver costeggiato per 10 km la sponda sinistra del Tanaro, la strada si piega a destra, disegnando un’ampia curva. Noi viozenesi la chiamiamo “a costa da Valéta” (la costa della Valletta), ma i villeggianti l’hanno ribattezzata “curva di Portofino” forse per sottolineare la bellezza della catena di montagne che si presentano alla vista e che ricordano la bellezza dell’omonimo golfo ligure. Viozene si trova adagiato sulla morena di un ghiacciaio e a testimonianza di quel periodo geologico nei dintorni del paese si trovano, ancora oggi, una moltitudine di massi erratici.